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L'importanza della Biomeccanica.
Cyclingpropassion: Strumenti Biomeccanica ciclismo - Bike Fitting Tools
Pubblicato da StevePro in Articoli · Venerdì 08 Dic 2023 ·  6:00
Tags: posizioneregolazionebiomeccanicaperformancepedalatareachstack
Prima della pandemia gli italiani che pedalavano durante le vacanze estive erano cinque milioni, rispetto al 2013 l’incremento dei praticanti è stato quasi del 50%. Con il boom del ciclismo nell’anno 2020 si è riscontrata un ulteriore espansione all’avvicinarsi a questo sport.
Complice l’attenzione per il nostro benessere anche quando si pratica sport, spinge professionisti e amatori all’esigenza di individuare la postura ideale in sella, in relazione alla propria conformazione corporea, per evitare principalmente problemi posturali e ridurre i rischi di infortuni. Oltre alla principale motivazione del praticare una pedalata “sana” deriva automaticamente un miglioramento legato alle performance durante le nostre uscite per passione o a livello competitivo per i professionisti.



Ripercorrendo gli ultimi 30 anni possiamo constatare delle evoluzioni significative riguardo la trasformazione delle biciclette: dai materiali utilizzati per i telai (con l’introduzione del carbonio) fino alla loro geometria sempre più indirizzata alla ricerca della prestazione e all’utilizzo da parte dell’utente. Una vera e propria svolta dal punto di vista geometrico dei telai che nel tempo subiscono un cambiamento radicale: dagli angoli “comodi” che restituivano comfort nella pedalata per il cicloturista, alle forme attuali sempre più compatte per aumentare prestazione e reattività in sella.
Tutti questi cambiamenti e l’evolversi della tecnologia stimolano il ciclista a migliorare sempre più sé stesso a 360 gradi.


Ed ecco entrare in gioco la figura del Biomeccanico del Ciclismo che, col passare degli anni, ricopre un ruolo sempre più importante e fondamentale per noi ciclisti. Lo specialista biomeccanico è un professionista che studia la relazione tra le forze applicate durante la pedalata rapportate ai tre punti d’appoggio del corpo, ovvero sella, manubrio e pedali.

Il biomeccanico deve essere laureato in scienze motorie, fisioterapia o professioni sanitarie avendo conseguito un corso specifico con accreditamento ECM (Educazione Continua in Medicina).  
Gli ECM sono i crediti obbligatori per i professionisti sanitari che vogliono essere aggiornati continuamente e restare al passo con nuove tecniche ed evidenze scientifiche. Per effettuare una valutazione completa è quindi necessario conoscere l’anatomia del corpo, la posturologia e la fisica.

Un ciclista sottoposto all’intervento da parte di un professionista biomeccanico può arrivare a migliorare la prestazione fisica del 50% risolvendo problemi posturali e prevenendo potenziali infortuni.

Possiamo dire che, per un ciclista, affrontare il costo di una visita biomeccanica (paragonabile al costo di qualsiasi altra visita a livello medico) è il minimo che si possa pretendere evitando di considerarlo un “plus” inaccessibile.

Pedalare a lungo con una postura non regolata ad hoc può generare disturbi muscolari ed articolari che si traducono in mal di schiena, dolori alle ginocchia o alle mani. Questi, se ignorati nel tempo potrebbero trasformarsi in patologie croniche dove sarà più difficile intervenire.

Il biomeccanico effettua la visita utilizzando sistemi avanzati dotati di software per video analisi che restituiscono l’impostazione più idonea da adottare in sella. Ovviamente non fa tutto il software ma lo specialista deve essere bravo a “tradurre” i risultati della video analisi nei vari interventi di regolazione dei componenti della bici come la posizione delle tacchette, altezza, arretramento e inclinazione della sella, altezza e posizione manubrio, regolazione delle leve freni e così via.


Riepilogando, non esiste una postura standard in sella alla bicicletta ma tutto dipende dall’anatomia corporea correlata alla tipologia di bicicletta utilizzata. Detto questo è sempre bene prendere in considerazione di sottoporsi alla visita.

Alcune domande che si pongono gli utenti in materia di regolazione…

· Se dovessi cambiare la bici dovrei necessariamente ripetere la visita biomeccanica?
All’acquisto della nuova bici la prima cosa da fare è consultare la scheda rilasciata dal professionista biomeccanico con riportate le impostazioni relative alla visita effettuata con la vecchia bici. Il consiglio è quello di riportare tali impostazioni sulla bici nuova e da lì si ha un punto di partenza per considerare piccoli aggiustamenti in autonomia nel periodo di “rodaggio”, regolazioni applicabili sempre dopo consulto con il professionista di fiducia. Nel caso è possibile ripetere la visita se la bici presenta complessivamente un importante cambiamento di geometrie rispetto a quella precedentemente utilizzata. Per chi vuole operare in autonomia (senza affrontare costi eccessivi) basterebbe l’utilizzo di Smart Tool 3 in 1 e Smart Tool Saddle Leveling.

· Nel caso utilizzo due bici posso riportare autonomamente le stesse regolazioni su entrambe?
La risposta è sì, considerando entrambe le bici della stessa taglia, ma attenzione a valutare quanto le due bici sono simili!
Se abbiamo due bici completamente differenti come, per esempio, nel caso di mtb, la prima Cross Country con escursione 100/110 mm e la seconda di categoria Trail / All Mountain con escursione 140/150 è bene analizzare le differenze con le schede tecniche delle geometrie alla mano. Le tre distanze di regolazione (altezza, arretramento e inclinazione sella) sono comunque replicabili e quindi è possibile applicare le medesime impostazioni così da ottenere un punto di partenza per successive valutazioni. In questo caso, rispetto alla bici da Cross Country, avremo sicuramente una seduta più comoda e meno caricata nella zona anteriore (sul manubrio) ma questo non è detto sia la bilanciatura ottimale per la nostra posizione in sella.

Nel caso si abbandona la vecchia sella per la nuova è indispensabile considerare sempre il centro anatomico della sella installata sulle nostre biciclette, questo fattore è il punto chiave della regolazione dell'arretramento e dell'altezza sella.

Reach e Stack sono i valori più importanti da esaminare nella geometria di una bici. Il reach è definito come la distanza orizzontale fra il centro del movimento centrale e il centro della parte superiore del tubo di sterzo. Lo stack è il valore spesso analizzato insieme al reach. Si tratta della distanza verticale fra il centro del movimento centrale e la linea orizzontale della parte superiore del tubo sterzo.


· È possibile replicare le stesse regolazioni tra BDC e MTB?
È evidente che la geometria delle due tipologie in questione e soprattutto la posizione in sella siano completamente differenti.

· È possibile replicare le stesse regolazioni tra BDC e GRAVEL?
Tra BDC e Gravel è possibile replicare le medesime impostazioni considerando l'equivalenza della taglia (sempre come punto di partenza) vista l’apparente somiglianza geometrica e la diversità nei componenti (principalmente nelle ruote e manubrio) tenendo conto che la BDC è classificata come bici da prestazione / competizione, mentre la Gravel è una bici che rientra nelle uscite da scoperta, da avventura e da viaggio. Tutto dipende dalla nostra destinazione d’uso.


Per professionisti e amatori che sanno metter mano alle bici, dove capita spesso di smontare e rimontare manubrio, sella e tubo sella sono disponibili gli Smart Tools KIT che permettono di riportare le regolazioni indispensabili.


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